Cenni Storici 2

a cura di Matilde Costantino

Al culto della Madonna di Monserrato, molto diffuso fra i fedeli, a Palermo vennero erette le seguenti chiese:

la prima chiesa dedicata alla Madonna del Monserrato fu quella sorta “sotto il titolo della Santissima Vergine, e di poi dedicata a S. Eulalia Vergine e Martire catalana”  (cfr G. Palermo, Guida istruttiva per Palermo e i suoi dintorni, Palermo, 1858, pag. 99).

 La seconda chiesa fu quella dedicata ai Ss. Elena e Costantino, costruita a partire dal 1587 e completata nel 1602. Sorse nei pressi dell’antica chiesa di San Costantino de Plano del XII secolo e demolita per ordine del Viceré duca di Feria, D. Lorenzo Suarez, per sgombrare la Piazza del Palazzo Reale. Questa chiesetta, dedicata a “Santa Maria del Palazzo”, “cominciò a chiamarsi Santa Maria del Palazzo, Santa Maria di Monserrato, e Madonna delle Grazie … [quando]  il Viceré don Francesco Ferdinando d’Avalos, Marchese di Pescara… [vi] …  fece collocare … come in luogo più onorevole, una immagine di Maria Vergine dipinta sopra pietra, che era presso la Porta dei Patitelli, vicino la parrocchiale Chiesa di Sant’Antonio …” (cfr G. Palermo, op. cit., pgg. 507, 508).

La terza chiesa sorse fuori le mura nel piccolo agglomerato urbano del borgo di Santa Lucia che si estendeva su terreni per la maggior parte appartenenti alla famiglia Fornaja, situati nell’aperta campagna, a partire dalla Porta San Giorgio fino al nuovo Molo.

Eretta dal Fornaja . . . “nel 1571 in posizione più baricentrica … [rispetto al quartiere del Borgo] … e precisamente dove oggi è la chiesa annessa al Collegio di Maria” (cfr R. La Duca, La chiesa dei pescatori del Borgo, in La città perduta,  Palermo, 1976, vol II, pag 75).

Dalla fondazione di questa chiesa, divenuta parrocchia nel 1600, si sono succeduti i seguenti parroci:

1600 Vincenzo Buitta il Primo Parroco

1633 Francesco Argomento

1634 Marco Serio

1647 Domenico Mazzotta

1650 Crist. Brignone

1663 Francesco Granata

1667 Francesco Domenico Pomo

1672 Augusto Marchese

1680 F.sco Giardina e Guevara

1686 Simone Salamone

1698 Stefano Corrado

1713 Francesco Mira

Nella stessa sede, ingrandita a spese del parroco del tempo, Nunzio Battaglia, hanno operato i seguenti parroci:

1713 Nunzio Battaglia

1731 Giovanni Mastrilli

1734 Francesco Crimibella

1741 Andrea Giangotto

1744 Gioacchino Castelli e Parisi

1750 Francesco Serio e Mongitore

1752 Carlo Mineo

1752 Girolamo Paternò Asmundo

1754 Baldassare Gaiangos

1756 Emilio Rao Torres

1759 Maz. Di Napoli e Bellacca

1761 Gaetano Restano

1763 Simone Buscemi

1765 Gioacchino Calderone

1767 Giovanni Pizzi

1769 Bernardo Serio.

La quarta chiesa è quella di Sant’Anna nella via del Borgo.

La quinta chiesa sorse intorno alla metà del XVII secolo sotto il titolo della Madonna di Monserrato nella piazza del Castello accanto all’ospizio che i PP. Benedettini, provenienti dalla Catalogna, avevano già costruito. La sua edificazione si deve anche alla munificenza del letterato e matematico Don Carlo Maria Ventimiglia Ruiz che ne finanziò l’opera. “Il frontespizio … rivolto all’oriente, ed ornato di pietre d’intaglio, presenta un’unica porta, e sopra, in basso rilievo di marmo, vedesi l’immagine della Madonna di Monserrato” (cfr G. Palermo, op. cit., pag. 210).

Nell’altare maggiore era posta la statua di legno policromo raffigurante la Madonna di Monserrato. Per questa opera della metà del XVI secolo, tradizionalmente ritenuta proveniente da Barcellona (cfr L. Di Giovanni, G. Palermo, E. Perricone), oggi custodita presso il Museo Diocesano di Palermo, “… sembra … più facile pensare ad una lavorazione in Sicilia.” (cfr M.C. Di Natale, Arti decorative nel Museo Diocesano di Palermo, Pa 1999, pag. 83). Gli affreschi che ornavano la volta dell’unica navata della chiesa furono eseguiti da Pietro dell’Aquila (Palermo 1630 ca. – Alcamo, 1692), autore anche di un’altra opera raffigurante “la Madonna di Monserrato” (cfr L. Di Giovanni, Le opere d’arte nelle chiese di Palermo a cura di S. La Barbera), Pa 2000, pag. 228). La Chiesa gravemente danneggiata dai bombardamenti aerei del 1943 fu in seguito rasa al suolo.

Al culto della Madonna del Monserrato vennero inoltre dedicate alcune cappelle devozionali site nelle seguenti chiese di Palermo:

* La prima cappella è situata a destra del titolo; in essa era il quadro raffigurante la Vergine fra due angeli e in basso cinque pellegrini in ginocchio, opera del pittore palermitano Gerardo Astorino (fine XVI secolo, m. dopo il 1665).

Il quadro, eseguito nel 1636, è in atto custodito presso il Museo Diocesano di Palermo (cfr. Le Confraternite dell’Arcidiocesi di Palermo. Storia e Arte. A cura di M. C. Di Natale, Pa 1993, pag. 41).

* La seconda cappella è situata a destra dell’ingresso della chiesa; conteneva il dipinto rappresentante la Madonna con il bambino in braccio fra angeli. Ai piedi della Vergine le figure di San Vincenzo Ferreri, Sant’Eulalia, Santa Cristina.

La tavola, firmata, e datata 1582 ed  eseguita dal pittore palermitano Giuseppe Sirena (allievo di Vincenzo de’ Pavia), è oggi custodita presso il Museo Diocesano di Palermo (cfr M. C. Di Natale, Capolavori d’Arte nel Museo Diocesano, Pa 1998, pag.89).

In essa vi è un dipinto cinquecentesco collocato sull’altare raffigurante “Maria Vergine di Monserrato co’ Santi Biagio Vescovo ed Antonino Arcivescovo di Firenze, di cui s’ignora l’autore…” (cfr G. Palermo, op. cit. pag. 165).

La Cappella venne concessa nel 1508 alla Nazione spagnola, della quale sono presenti gli stemmi tra i marmi mischi delle paraste e dell’arco di accesso. Essa venne ricostruita a seguito del crollo del 1672. Nel muro laterale [lato sinistro] è una “tavola dipinta sopra fondo dorato … [con l’immagine della] … Madonna di Monserrato che tiene in grembo il suo divino figliolo, il quale ha in mano un cardellino, ed ai fianchi vi sono S. Caterina e S. Agata…; sotto i due angeli che secano un monte si vede scritto: Antonellus Pan. pinsit (sic) 1528.” (cfr L. Di Giovanni, Le opere d’arte nelle Chiese di Palermo,  a cura di S. La Barbera, PA, 2000, pag. 130).

Nella navata laterale destra è posto “il quadro della Madonna di Monserrato con S. Ninfa, S. Biaggio (sic), S. Antonio Abb (at) e  e S. Sebastiano” (cfr L. Di Giovanni, op. cit., pag. 207)

Il dipinto, ancora esistente, fu eseguito nel 1785 dal pittore Antonio Manno (Palermo 1739-1810)

 

Il trasferimento della Parrocchia nella chiesa di S. Lucia al Borgo

Il complesso conventuale e la Chiesa di Santa Lucia erano ubicati sul confluire dell’attuale Corso Scinà nel Piano dell’Ucciardone e risultavano ai margini della zona popolata. La Chiesa, secondo Rosario La Duca, risaliva probabilmente  al 1208.

Questa antica chiesa, mai elevata a parrocchia per la sua posizione piuttosto periferica rispetto al nucleo più antico del Borgo, fu consacrata nel periodo di Pasqua dell’anno 1208 da Papa Innocenzo III (Lotario dei Conti di Segni).

Questa ricorrenza, assai significativa, venne sempre rispettata dai fedeli che, in occasione del Giovedì Santo vi si recavano per ricevere l’indulgenza plenaria.

Nel 1568 la chiesa fu annessa alla Maestranza dei Materassara che la lasciarono nel 1614.

I PP. Trinitari che vi subentrarono, avendo avuto il permesso di edificare un convento aggregato alla chiesa, l’abbandonarono nel 1589.

Nel 1593 venne concessa ai Francescani Riformati che la ristrutturarono ispirandosi al modello della “Chiesa Rotonda” di Roma.

Nel 1626 La chiesa venne affidata ai Francescani Conventuali.

Nel territorio, allora periferico alla città, si andava sviluppando, sin dal 1570 il «Borgo» voluto dal P.pe di Castelvetrano D. Carlo d’Aragona presidente del Regno.

Un’ampia parte del Quartiere era posseduta della Famiglia Fornaja che intorno al 1571 fondò una piccola chiesa, annessa al Collegio di Maria, dedicandola alla Madonna di Monserrato.  Questa fu elevata a Parrocchia nell’anno 1600.

Dopo circa due secoli di attività, il titolo parrocchiale della piccola chiesa del Fornaja, ritenuta insufficiente per l’accresciuta popolazione del Borgo, fu trasferito presso la vicina chiesa di S. Lucia al Borgo, che venne ristrutturata su progetto dell’architetto del Senato Nicolò Palma (Trapani 1693 / 1779).

In seguito ai bombardamenti aerei subiti dalla città di Palermo nel 1943, la Chiesa di S. Lucia fu gravemente danneggiata e in seguito demolita. “Dalle macerie vennero recuperati alcuni altari ed altri elementi marmorei che, furono sistemati nella chiesa di S. Luigi in via Ugdulena, dove ancora si trovano (cfr R. La Duca, op. cit. pag 76).

Il passaggio, avvenuto nel 1776, venne documentato da una epigrafe marmorea scritta dal Marchese di Villabianca.

La chiesa, sulla cui facciata era posto lo stemma della città di Palermo (l’aquila recante un cartiglio con la scritta S.P.Q.P), fu sempre considerata con particolare attenzione dal Senato Palermitano.

Nella  chiesa di Santa Lucia al  Borgo, che a partire dal 10 Marzo 1775 ospiterà fino al 1943 la Parrocchia di S. Maria di Monserrato, hanno operato i seguenti parroci:

1775 Bernardo Serio

1781 Gioacchino Mondietta

1782 Francesco Natale

1783 Francesco Travali

1786 Ignazio Natale

1787 Giuseppe Tognini

1791 Giuseppe Lopez

1800 Emmanuele Custos

1813 Giuseppe Emanuele Marino

1813 Michele Sozzi

1816 Carlo Conigliaro

1836 Gioacchino Spedale

Dal 1858 “ … e per ben nove anni la Parrocchia fu retta da successivi economi D. Giuseppe Migliorini e D. Giacomo Bontà (Cappellani sacramentali). Il motivo di questa vacanza fu l’impegno di elevare a Parrocchia autonoma la Chiesa filiale di Santa Maria del Popolo e San Raimondo al Molo, ottenendone la scissione, tenuto conto della vastità del distretto”. (Sac. A. Ventura, La Parrocchia di S. Maria di Monserrato in S. Lucia al Borgo , in Foglio Ecclesiastico Palermitano, Anno V, n.22, Pa 1910, Pag. 167).

1867 Girolamo Sarmiento

1880 Vincenzo Panzera

1887 - 1910 Salvatore Porsio

1911 - Ferdinando Daddi

1923 - 1943 Giovanni Genova.

Sin dal 1820 fu presente nella parrocchia la Venerabile Congregazione del SS. Crocifisso al Borgo.

In seguito ai bombardamenti aerei subiti dalla città di Palermo nel 1943 la Chiesa di S. Lucia fu gravemente danneggiata e poi demolita.

“Dalle macerie vennero recuperati alcuni altari ed altri elementi marmorei che furono sistemati nella chiesa di S. Luigi in via Ugdulena [costruita agli inizi degli anni 40] , … dove ancora si trovano” (cfr R. La Duca op. cit. pag.76).

 

I giardini di Luca Cifuentes e il Rifugio delle Povere.

“Si dovette pertanto affrontare con urgenza il problema di non lasciare gli abitanti del Borgo senza la loro parrocchia e di reperire un altro luogo non distante per consentire la continuità della assistenza spirituale di quelle anime. Si prese quindi in considerazione di portare subito la parrocchia di S. Maria di Monserrato (in S. Lucia al Borgo) nei locali dell’ex «Rifugio o Conservatorio delle Povere di Cifuentes sotto il titolo dei Dolori di Maria»” (cfr M. Corselli op. cit. Palermo 1990).

Nell’attuale sede, dove si è trasferita anche la Venerabile Congregazione del SS. Crocifisso al Borgo, in questi 72 anni, si sono succeduti alla guida della parrocchia di via delle Croci i seguenti parroci:

1943 - 1946 Giovanni Genova che aveva ancora l’ufficio di Parroco nel momento del trasferimento    della parrocchia da S. Lucia all’Istituto delle Croci

1946 - 1980 Giuseppe Napoli

1980 – 2000 Giuseppe Mineo

dall’8-1-2000 Gioacchino Gammino che attualmente guida questa comunità parrocchiale.

L’appassionato impegno di questi parroci si colloca nel solco della tradizione dei predecessori, essendo parimenti rivolto all’azione pastorale e alla tutela della dignità artistica del luogo di culto.

 

 

 

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